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L’Azerbaijan è un paese giovane di oltre 9 milioni di abitanti che si affaccia sul mar Caspio con capitale Baku dove vivono circa 2 milioni di persone.

L’Azerbaijan, ricco di petrolio e gas,  ha una economia in forte e costante crescita con un PIL che anche per questo anno 2014 ha una previsione di crescita dell’8.5%.

L’Azerbaijan si sta presentando come un luogo molto interessante per la sanità. Le progressive riforme del governo, unite alla carenza di competenze, apparecchiature e professionisti in ambito medico, guidano la trasformazione del mercato della sanità del paese. Il governo ha aumentato il budget della sanità di oltre 10 volte nell’ultimo decennio e finora ha costruito o ristrutturato più di 500 strutture sanitarie.

Con una popolazione in continua crescita  e con un’età media di 30 anni, il futuro sistema sanitario dell’Azerbaijan dipenderà da un settore sanitario pubblico organizzato e ben consolidato.

Le infrastrutture sanitarie in Azerbaijan sono significativamente concentrate nella sua capitale, Baku. Il problema più grande per il settore sanitario in Azerbaijan è la mancanza di capitale umano – non ci sono abbastanza medici e infermieri con competenze aggiornate. Tuttavia, il governo sta promuovendo dei programmi che incoraggiano i giovani a intraprendere le professioni mediche. Sponsorizzandone gli studi all’estero, in Turchia, Europa e Stati Uniti, una nuova schiera di medici ben addestrati si sta preparando al lavoro.

In questo contesto nel 2004 fu creato il primo centro di cardiochirurgia a Baku presso il Central Hospital for OilWorkers(CHOW) che a quel tempo era sotto il controllo della compagnia petrolifera di stato (SOCAR). Il centro si dedicò inizialmente e quasi completamente alla cardiochirurgia delle cardiopatie acquisite. Negli anni successivi il dottor Giamberti fu contattato per iniziare un programma di sviluppo della cardiochirurgia e cardiologia pediatrica. Alcuni fattori quali il passaggio di tale ospedale al Ministero della Sanità (pur mantenendo la sua autonomia gestionale e di budget) e la crescita esponenziale del numero di cardiochirurgie pubbliche e private a Baku (attualmente oltre 10) fece orientare e concentrare l’attenzione del CHOW verso la cardiochirurgia dell’adulto.

Dal febbraio 2013 si è nuovamente ripreso il progetto di sviluppo per la cardiologia e cardiochirurgia pediatrica con la creazione presso il CHOW dell’International Cardiovascular Team of Azerbaijandicui fanno parte: Dr.AlessandroGiamberti, Milano (cardiochirurgia), Prof Jochen Weil, Hamburg (cardiologia pediatrica), Dr. Ermanno Mazza, Baku (terapia intensiva), Dr.AntonioCurnis, Brescia (elettrofisiologia), Dr RashadMahmudov, Baku (cardiochirurgia).

L’obiettivo per il momento, attraverso workshop in loco con  cadenze regolari, è di effettuare procedure di alto livello qualitativo, formare il personale locale, organizzare meeting formativi nazionali e congressi internazionali, fare indagini epidemiologiche sulle cardiopatie congenite dal neonato all’adulto nell’Azerbaijan.

Per il 2014 verranno effettuati 9 workshop.

Attualmente correlato al tasso di natalità dell’Azerbaijan del 17 per 1000 si calcolano che nascano in Azerbaijan circa 1500/2000 cardiopatici congeniti all’anno a cui vanno aggiunti tutti quelli finora non operati. Si calcola che nella sola città di Baku nascano oltre 500 bambini ogni anno con cardiopatia congenita e che di questi ne vengano operati non più di 150.
Si calcola al tempo stesso (stima per difetto) che esistano oggi in Azerbaijan oltre 20.000 pazienti con cardiopatia congenita prevalentemente adolescenti e giovani adulti.

In questa ottica ci appare assolutamente necessario perseguire nella strada intrapresa e nello specifico si identificano i prossimi passi da portare a compimento (obiettivo 2014-2015):

1) Creazione di un database nazionale dei pazienti affetti da cardiopatia congenita
2) Creazione di un team internazionale allargato per coprire tutti gli aspetti del settore cardiovascolare
3) Creazione di borse di studio per medici dell’Azerbaijan che possano effettuare periodi formativi all’estero in accordo con  l’ International Team
4) Creazione di un gruppo studio sulle cardiopatie congenite dell’adulto con particolare attenzione ai pazienti affetti da scompenso cardiaco in classe funzionale III e IV
5) Creazione di un Team ECMO
6) Creazione di un Team dedicato ai supporti cardiaci straordinari (Assist Device) sia come bridge al trapianto che come DestinationTherapy

 

FOTO team e hospital

Il Central Hospital for Oil Workers (Merkazi Neftcilar)


Il team dei giovani cardiochirurghi in Azerbaijan sotto la guida del Dottor Alessandro Giamberti